L’intervistata, Dottoressa
Marlene Rossi Severino Nobre è medico, presidente dell’AME – Associazione
Medico Spiritista del Brasile e anche dell’AME Internazionale ed è la direttrice
del quotidiano Folha Espírita di São Paulo. La Dott.ssa Marlene è vedova
del grande giornalista José Freitas Nobre che è stato Deputato Federale e
fu uno dei parlamentari più rispettati del Paese. La Dott.ssa Marlene, con
un ampio foglio di servizio, continua ferma e decisa nel suo lavoro di
divulgazione della Dottrina Spiritista in Brasile e nel Mondo. Attualmente
è uno dei principali nomi del movimento Spiritista Internazionale.
ISMAEL
GOBBO: Carissima Dott.ssa Marlene, potrebbe fare una presentazione di se
stessa?
MARLENE NOBRE - Sono Marlene
Rossi Severino Nobre. Sono nata a Severìnia, all’interno dello Stato di
San Paolo, nel 1937, figlia di genitori spiritisti - Pedro Severino Junior
e Ida Rossi Severino - che, già da nubili, erano impegnati alla Causa
Spiritista. Non si sono sposati nella Chiesa Cattolica: hanno riunito gli
amici del Centro Spiritista, nel giorno delle nozze, per gli abbracci di
comunione. Mio padre era di Monte Azul Paulista e mia madre di Monte Verde
Paulista, entrambi molto legati a Cairbar Schutel - il baluardo dello
Spiritismo nella città di Matão, che ha dato e continua a dare un grande
contributo alla divulgazione, allo studio e alla pratica della Dottrina
nel nostro paese e in tutto il mondo. E oggi, secondo Chico Xavier,
nell’altro lato della vita è il responsabile per il libro spiritista in
Brasile.
Mia madre, ancora single, a
19 anni fu la più giovane presidentessa di un Centro Spiritista in
Brasile, in una casa costruita a Monte Verde da mio nonno - Aristodemo
Rossi. Mio zio Leonardo Severino, fratello di mio padre, lavorò tutta la
vita in favore delle opere di Matão, viaggiando per procurarsi gli
abbonamenti al giornale Il Clarim e alla Revista Internacional
do Espiritismo, al fianco di Giacomo di Bernardo e altri pionieri
della provincia di San Paolo.
Sempre secondo il nostro
amato Chico: “...comunicavo con il signor Schutel in Matão prima della mia
reincarnazione, che si è avverata sei mesi prima della disincarnazione del
nostro amato Bandeirante dello
Spiritismo.”
Ho sposato Freitas Nobre,
nel maggio di 1964; abbiamo avuto due figli, Marcos e Marcelo. Marcos è
Professore di Filosofia e Scienze Politiche presso Unicamp e Marcelo è
avvocato e in questo momento fa parte del CNJ - il Consiglio Nazionale di
Giustizia. Ho una figlia del cuore, Marilia Oliveira Chaves, che ha 21
anni e sta studiando legge. Marcelo è sposato con Monica Autran Campos
Machado, la mia cara nuora è un giudice federale. Ho due nipoti - Ana
Luisa e João Pedro - due stelle di luce che illuminano e scaldano le
nostre vite.
Qual
è il vostro percorso accademico e professionale?
Io vengo da un periodo in
cui l’esame di ammissione all’università di medicina non era ancora
unificato, così essendo tra i dieci eccedenti dell’esame di ammissione
all’università di medicina di Pinheiros (USP), sono andata a Ribeirão
Preto, nella speranza di provare una seconda convocazione lì, ma nel 1957
non ci fu, perché i posti vacanti erano stati tutti occupati proprio
mentre facevo l’esame di ammissione all’università di San Paolo. Mi ero
già preparata per tornare a casa e fare Biologia alla USP, corso per il
quale avevo fatto anche un esame di ammissione e lo avevo superato, quando
una amica mia, Maria Emilia Barboni, di Ribeirão, mi diede un suggerimento
che avrebbe cambiato la mia vita. Con grande enfasi, mi disse che dovevo
far l’esame di ammissione all’università di Medicina a Uberaba, perché il
corso di medicina era il mio ideale di vita e non la biologia. Per questo
non dovevo perdere tempo, perché le prove si svolgevano in quei giorni. Se
la medicina era il mio ideale - disse - dovevo provare. Lei fu di una
gentilezza indimenticabile, rendendomi tutto più facile, dal biglietto
dell’autobus, all’aiuto finanziario, all’ostello dove pernottare in
Uberaba, oltre a sostegno spirituale, che solo le grandi anime offrono
agli amici.
È stato così che ho iniziato
il mio corso in Uberaba alla fine di febbraio del 1957.
Ho finito nel dicembre del
1962, e ho trovato casa accanto ai miei genitori, nella Capitale dello
stato di San Paolo. Sono stata dal 1963 al 1967 una stagista del Prof.
Dott. José Medina, nel Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia
dell’Ospedale delle Cliniche di San Paolo, più tardi, nel 1967, stagista
negli ospedali Broca e Boucicault, a Parigi, dietro consiglio del nostro
capo e istruttore del HC.
Poi, nel 1968, sono andata
all'Istituto di Previdenza (Inamps) dove ho lavorato circa 30 anni nella
specialità per la quale mi ero più preparata, ossia al servizio di
prevenzione al cancro delle donne.
Sono in pensione dal 1994,
perché prima di fare medicina ho lavorato sei anni come dipendente del
Collegio Paes Leme, in San Paolo, dal 1950 al 1956.
Nel 1995 ho assunto la
presidenza dell'Associazione Medico-Spiritista del Brasile, che accompagno
dalla sua fondazione ai giorni nostri. Ho anche preso parte alla Direzione
dell'Associazione Medico-Spiritista di Sao Paulo, fondata il 30 marzo
1968, che ha dato origine alle altre AMEs, inclusa quella Brasiliana.
Dalla
precedente risposta si capisce che lei è spiritista dalla culla...
Sì, sono spiritista dalla
culla. I miei genitori avevano un focolare molto armonioso. Soprattutto ci
hanno insegnato l’amore per il Maestro Gesù e per Kardec. Loro non avevano
ambizioni materiali. Ci hanno creati nella semplicità e ci dicevano sempre
che l’unico tesoro che avrebbero lasciato ai loro otto bambini era Il
Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, interpretato da Allan Kardec.
Inoltre, abbiamo ricevuto una grande eredità che è quella di dare valore
alle amicizie. Per decenni, i miei genitori sono stati fedeli agli amici,
insegnandoci che i sentimenti di amore devono prevalere su qualunque altro
interesse. Una volta, Chico mi disse che se avessi fallito, non sarei
stata perdonata, perché ho avuto dei genitori spiritisti meravigliosi.
Sempre più spesso, do ragione a Chico.
Come
è stato il tuo incontro con Freitas Nobre?
Ho incontrato Freitas Nobre
nel 1962 a Uberaba, durante i lavori della Comunhão Espírita Cristã,
quando lui realizzò un grande sogno: conoscere Chico Xavier. Questo fu
possibile grazie all’incentivo del nostro grande amico, Spartaco Ghilardi,
del Gruppo Spiritista Batuíra di San Paolo, che organizzava periodicamente
delle carovane per fare visita a Chico a Uberaba. In quella stessa
carovana, nel maggio 1962 c’erano, tra gli altri, il Dott. Luiz Monteiro
de Barros e Apollo Oliva Filho, amici di lunga data.
Nella sessione pubblica a
cui partecipò, Emmanuel fece un messaggio speciale intitolato I
Pacificatori che faceva parte del libro per la celebrazione dei 100
anni de Il Vangelo Secondo lo Spiritismo. Al termine dei lavori,
Chico ci disse che il messaggio era stato indirizzato a Freitas, e
completò dicendo che il Brasile si sarebbe inclinato fortemente verso
sinistra, poi verso destra e che, infine, sarebbe andato al centro,
affermando anche che il dottor Nobre – era così che Chico chiamava Freitas
– avrebbe svolto un ruolo molto importante nella pacificazione del nostro
paese.
Credo sinceramente che lui
abbia contribuito a questo.
Nel 1962, Freitas era vice
sindaco di San Paolo, e governava la città al fianco di Prestes Maia.
Prima era stato consigliere comunale della Capitale per diverse
legislature.
Ci siamo sposati nel maggio
di 1964, poco dopo che Freitas aveva lasciato l’incarico, già sotto il
governo militare. Da lì in poi, ci sono state molte paure, sempre
nell'aspettativa della cassazione dei suoi diritti politici, che mai si
concretizzò, crediamo, per interferenza del piano spirituale.
Da quando ha incontrato
Chico, l’intera vita politica di Freitas fu diretta dalle lettere del
Dott. Bezerra de Menezes, attraverso il medium. Dietro il suo
orientamento, andò volontariamente in esilio a Parigi dal novembre 1966 al
novembre 1967 per fare un corso post-laurea di Comunicazione alla Sorbona.
Nel 1968, in soli 40 giorni
di campagna, Freitas fu eletto a pieni voti a Deputato Federale, avendo
sviluppato un lavoro esemplare nel corso di 4 legislature. il suo
contributo fu molto importante al MDB degli Autentici e per la
democratizzazione del paese.
Com’è
stata la tua esperienza come moglie del politico Freitas Nobre, con una
brillante carriera a San Paolo e Brasilia?
Per fortuna, mi sono sempre
mantenuta nella retroguardia. Non ho mai partecipato alla vita sociale e
politica di Brasilia. In 16 anni di vita parlamentare, sono andata nella
capitale del paese solo due volte. Pochi della sfera politica mi conoscono
o mi hanno conosciuta. Freitas non ha mai voluto che noi andassimo via da
San Paolo e questo è venuto incontro al mio ideale di servizio alla causa
spiritista, per il poco che ho da offrire. Lui trascorreva i fine
settimana con noi, rimanendo più a lungo durante le vacanze del
Parlamento.
Nel 1963, abbiamo iniziato
le attività di assistenza ai più bisognosi di Santo Andre e Sao Caetano do
Sul, e nel 1966 a Diadema. Conformemente alle istruzioni di Chico, abbiamo
fondato il Gruppo Spiritista Cairbar Schutel. Freitas ha partecipato con
noi nei primi tempi ma, a partire dal 1968, dovette andare a Brasilia.
Anche
se sappiamo che la sua presenza è stata molto ampia, lei potrebbe
sintetizzare la sua partecipazione al Movimento Spiritista?
Il culto del Vangelo nella
nostra casa, reso dai miei genitori, così consacrato, è diventato un punto
di riferimento indimenticabile nella mia vita, una forte trave di sostegno
della mia anima carente di Spiritualità.
È stato anche una pietra
miliare nel mio percorso di vita, il gruppo spiritista Conceição-Carolina,
dove ho partecipato nella mia adolescenza nella casa di mio nonno
Aristodemo Rossi, in via Bela Cintra a San Paulo, diretto da mio padre,
Pedro Severino Jr., con la regolare partecipazione di mio fratello Paolo
Rossi Severino e alcuni conoscenti e parenti, che poi sarebbe diventato il
gruppo spiritista Cairbar Schutel.
Dal 1957 al 1962, mentre
facevo la Facoltà Federale di Medicina del Triangolo Mineiro, sono stata
direttamente legata al movimento spiritista di Uberaba, in particolare al
lavoro nel Comunhão Espírita Cristã (CEC), accanto al nostro Chico. Oltre
ai compiti nelle sessioni pubbliche del CEC, ho dato lezioni di morale
cristiana per l’evangelizzazione infantile nel centro spiritista di
Uberaba e ho fatto due programmi radiofonici.
Dal 1963 al 1991 ero più
legata ai lavori del gruppo spiritista Cairbar Schutel, sia dottrinale che
di assistenza, partecipando soprattutto dal 1977 all’Asilo Nido Casa
dell’Alvorecer.
Abbiamo iniziato con 30
bambini e oggi ne abbiamo 230. Quasi non ho fatto conferenze in questo
periodo, tranne che nel nostro Gruppo, in alcune case spiritiste gestite
da amici e conoscenti, e nei Simposi dell’AME-SPaulo.
Nell’aprile del 1974, su
iniziativa del nostro Chico, mio ??marito ha fondato il giornale Folha
Espírita, con il quale ho collaborato fin dalle prime ore.
Nel 1968, il 30 marzo,
abbiamo raggiunto un importante traguardo con la fondazione dell'Associazione
Medico-Spiritista di San Paolo, di cui sono stata la prima segretaria.
Molti colleghi, tra i quali Luiz Monteiro de Barros, Adroaldo Modesto Gil,
Antonio Ferreira Filho, Eurico Bianco Ribeiro, Maria Julia Prieto Peres,
Alberto Lyra, Miguel e Luiz Dorgan, uniti sotto l’ispirazione di Batuíra e
Bezerra de Menezes, attraverso il medium Spartaco Ghilardi, posero le basi
del movimento medico-spiritista in Brasile.
Con la disincarnazione di
mio marito il 19 novembre 1990, sono stata chiamata, dopo una quindicina
di giorni, dal dottor Bezerra de Menezes per il compito di unire i
colleghi e formare la AME-Brasile. Da allora è iniziata un’altra tappa
della mia vita, perché sono rimasta più legata al movimento
medico-spiritista, senza tuttavia abbandonare le altre attività in cui ero
precedentemente impegnata.
Come
sono apparse le AME nel Brasile e all’estero?
Nel febbraio del 1990 sono
diventata presidente dell’Associazione Medico-Spiritista di San Paolo, che
stava vivendo in quel momento un periodo di grande turbolenza spirituale.
Chico Xavier è venuto in mio aiuto, durante una delle mie visite a
Uberaba, dicendomi di essere paziente, che il dottor Bezerra mi avrebbe
aiutato, perché una falange negativa stava lavorando contro l’AME,
cercando di impedirle di realizzare l’importante compito che gli è stato
riservato all’interno del movimento spiritista.
Nei primi mesi del 1990, dei
nove membri della Direzione ci eravamo ridotti a solo due, con la
frequenza di non più di una mezza dozzina di colleghi. Chico è stato il
nostro grande sostegno in questa fase difficile. Alla fine del 1990, come
ho già detto, il 19 novembre mio marito ci ha lasciati, a 68 anni, vittima
di cancro. Ai primi di dicembre, il dottor Bezerra de Menezes mi ha
chiamato al lavoro più ampio di cui Chico aveva parlato e di cui solo in
quel momento presi conoscenza: quello di chiamare i colleghi per la
fondazione dell’Associazione Brasiliana che avrebbe riunito tutte le AME.
E io dovevo impegnarmi per la fondazione delle AME negli altri Stati, perché
era arrivata l’ora. Il nostro Patrono mi ha detto che l'Associazione già
esisteva nel cuore di Gesù e che noi dovevamo materializzarla sulla Terra.
E ciò è stato fatto. Abbiamo iniziato nel 1991 e al fine di attuare questo
progetto, abbiamo realizzato il primo Congresso dell’AME San Paolo,
nell’Anhembi, invitando i colleghi di tutti gli Stati per la fondazione
delle AME. Nel Terzo Congresso nel 1995, il 17 giugno, con 9 AME già
formate, abbiamo fondato l’AME-Brasile. Stiamo completando, nel 2010, 15 anni
di fondazione con 40 AME in funzionamento. Al di là del nostro sito web
(HYPERLINK http://www.amebrasil.org.br/
www.amebrasil.org.br) lavoriamo ora alla nostra Rivista virtuale, che sarà
lanciata alla celebrazione dei 15 anni. Molti libri sono stati pubblicati
e altri sono in programma per la pubblicazione a breve. Ogni due anni
abbiamo MEDNESP - il Congresso nazionale che riunisce tutte le AME. Nel
2011 sarà a Belo Horizonte, per la vacanza di Corpus Christi.
Nel giugno 1999, con i
rappresentanti di sei paesi - Argentina, Brasile, Colombia, Guatemala,
Panama e Portogallo - hanno fondato l’AME-International.
Dal 2001, gli eventi si
svolgeranno con la partecipazione dei medici dell’AME che integrano i
diversi paesi. Oggi, oltre alle AME fondate, abbiamo l’AME-EUA, AME-Cuba,
AME Svizzera. E altre in via di fondazione.
Nel
Brasile e all’estero come procedono le attività di queste Associazioni?
Le AME dell’estero cercano
di organizzare eventi e gestire siti web.
In Brasile, ogni AME ha la
sua caratteristica e si dedica con più impegno ad alcuni compiti. Ma tutte
sono dinamiche e hanno prodotto molti eventi, corsi, seminari, libri, con
l’obiettivo di diffondere il paradigma medico-spiritista.
In alcuni stati, le AME
hanno come partner alcuni centri spiritisti con l’obiettivo della ricerca
sulle Terapie Complementari Spiritiste e anche nei lavori di aiuto ai
fratelli bisognosi.
Il
lavoro è stato riconosciuto dalla comunità scientifica?
Siamo già molto avanti, ma
il cambiamento di un paradigma avviene in modo lento, graduale. Il
cambiamento è, tuttavia, inevitabile.
La costruzione della
Spiritualità nella Medicina è qui per rimanere.
A poco a poco, i pregiudizi
saranno superati e nuovi concetti verranno incorporati dalla maggior parte
delle istituzioni sanitarie, beneficiando di molto la vita sul pianeta. Ma
ci vuole pazienza. E soprattutto, tolleranza e comprensione, perché come
ha detto Einstein, è più facile rompere un atomo che un pregiudizio.
Come
è organizzata per tenere conto di tante attività?
Ho due figli meravigliosi,
che rispettano il mio ideale di vita. E lo stesso posso dire di mia nuora
e dei miei nipoti. Il nostro comprensione famigliare mi permette, oggi,
ampia libertà di azione. Tra l'altro, ho sempre avuto la libertà, da
quando mio marito era tra di noi, ma con la sua disincarnazione nel 1990 e
l'emancipazione dei miei figli, è naturale che io abbia più tempo per
dedicarmi a quello che considero il mio ideale di vita.
Dal 1963 a 1990 mi sono
dedicata interamente alla pratica della medicina, alla mia famiglia e alle
attività del gruppo spiritista Cairbar Schutel (GECS), sia a Diadema che a
San Paolo. In questo stesso periodo, sono stata coinvolta nei lavori
dell'Associazione Medico Spiritista di San Paolo e la Folha Espirita,
ma in queste due istituzioni fino al 1990 i miei doveri erano minori.
Dalla disincarnazione di mio
marito, nel 1990, sono diventata totalmente responsabile per la Folha
Espirita, fino a quando nel 2004 un gruppo di compagni del GECS, di
grande vigore e competenza, hanno assunto con me l'ideale del nostro
giornale. Dal 1990 ancora, sono stata chiamata dalla spiritualità, in
particolare dal dottor Bezerra de Menezes, per la formazione
dell’AME-Brasile, che divenne realtà nel 1995. Nel 2000 Dr. Sergio Felipe
de Oliveira ha preso l’AME-San Paolo, e nel 2006 è stata la volta del
collega Rodrigo Bassi, che ha diretto con grande maestria da allora.
Tutto è diventato molto più
ampio per me dal 1999, con la fondazione di AME Internazionali e i
frequenti viaggi all'estero dal 2001.
Cerco di organizzarmi per
continuare le attività del GECS, della Casa Asilo Nido dell’Alvorecer,
alla Folha Espirita, all’AME-Brasile e Internazionale.
E cerco anche di compiere la
mia parte nel programma radiofonico Buona Novella - Dialoghi Medici – e
della TV Portal de Luz.
Certo, posso guidare queste
istituzioni anche solo con il contributo della comunicazione cibernetica.
Devo prendermi cura di decine di e-mail al giorno, interviste,
registrazioni settimanali, e il tutto conciliando con i miei frequenti
viaggi di divulgazione dell’ideale medico-spiritista.
Per questo, non prendo una
vacanza, lavoro molto durante le feste, e raramente ho altre attività che
non siano dottrinali. Non credo, tuttavia, che stia facendo qualcosa che
mi contraddistingue dagli altri compagni di ideale spiritista:
onestamente, penso di fare poco; dovrei impegnarmi di più. Mi è sempre
piaciuto lavorare e ora mi sento molto felice perché sono legata a ciò che
veramente mi piace fare.
Come è l'accettazione del lavoro dell’AME
all'estero?
Il linguaggio
medico-spiritista è più focalizzato sulla branca scientifica della
Dottrina, perciò è stata ben accolta dai nostri fratelli all’estero. Tutti
sappiamo la difficoltà che è promuovere lo spiritismo in altri paesi, e
questo principalmente perché non vi è l'accettazione del movimento nel
modo in cui è organizzato in Brasile. Dobbiamo comprendere che sono
culture diverse. Gli europei, per esempio, hanno antipatie profonde con le
sette e le religioni, perciò sono insensibili a qualsiasi chiamata in questo
senso. E purtroppo, hanno incluso in questo rifiuto anche le lezioni del
Cristo, da qui la difficoltà di accettare il modo brasiliano di vivere lo
spiritismo. A loro non piacciono le prediche vecchio stile, che sembrino
un lavaggio del cervello, che impongono le idee senza discussione. Il modo
come i medici dell’AME conducono le conferenze è soddisfacente, perché
come primo approccio usiamo argomentazioni scientifiche, appellandoci alla
ragione, e poi arriviamo alla conclusione religiosa. C’è anche un gusto
raffinato per la ricerca e queste sono molto diverse da quelle realizzate
nel XIX secolo. Ed è proprio in essa che le nostre AME cercano di
migliorare.
Dobbiamo capire che la
cultura brasiliana è molto diversa e non è assimilabile da loro. Se prendiamo
questo in considerazione, il successo della Dottrina sarà molto maggiore,
perché la fede ragionata è un imperativo per le altre culture. E dobbiamo
fare di tutto per rispettare questo.
Quali
sono le attività programmate per il 2010?
Iniziamo con i festeggiamenti
per i 100 anni di Chico, a Lisbona, il 2 aprile, insieme al Gruppo
Espirita Batuira, di Algès.
Il 29 e 30 maggio ci sarà la
V Conferenza di Medicina e Spiritualità a Lisbona, il 5 e 6 giugno il 3 °
Congresso Francofonico a Liegi, in Belgio, e nei giorni 11, 12 e 13 giu.
Il 3° Congresso di Medicina e Spiritualità degli Stati Uniti a Washington.
Nel secondo semestre: il 29
e 30 ottobre ad Amsterdam, I Congresso di Medicina e Spiritualità in
Olanda; il 6 e 7 novembre, il Terzo Congresso di Medicina e Spiritualità
della Svizzera, e il 13 e 14 novembre a Bonn, abbiamo il III Congresso
Tedesco.
Com’è
la vostra giornata nella Casa Spiritista?
Ogni volta che sono a San
Paolo, cerco di essere presente alle nostre attività nel Gruppo Spiritista
Cairbar Schutel. Faccio assistenza fraterna il lunedì, una breve
spiegazione del testo del Vangelo secondo lo Spiritismo e del Libro degli
Spiriti, così come ho imparato con Chico a Uberaba. In questo giorno ci
sono anche i lavori di psicografia; il martedì ci sono i corsi, il
mercoledì lavoro di disossessione, e il giovedì corsi. anche altri
fratelli e sorelle di ideale aiutano con altre attività negli stessi
giorni e negli altri giorni della settimana. Solo la domenica non abbiamo
lavoro nella Casa.
Quest'anno compio 50 anni di
esercizio delle facoltà medianiche di psicofonia e psicografia, ma nella
mia testa mi sento come si avessi iniziato ieri.
Può
dirci della sua convivenza con Chico Xavier?
Ho conosciuto Chico
nell'ottobre del 1958, alla vigilia del suo trasferimento a Uberaba, che
fu nel gennaio del 1959. Lui chiese al mio compagno di Facoltà, Waldo
Vieira, di portarmi da lui, perché aveva bisogno di parlare con me.
Durante l'intervista, siccome non lo conoscevo di persona ma solo
attraverso le sue opere, rimasi stupita dall’invito di lavorare con lui
nelle sessioni pubbliche della Comunhão Espírita Cristã, a partire da
gennaio, quando lui si fosse già insediato in modo permanente a Uberaba.
Ed è quello che si è verificato. Per quasi quattro anni, dal gennaio di
1959 al dicembre di 1962, ho lavorato con lui, dando la mia piccola parte
di contributo nell’interpretazione dei testi del Libro degli Spiriti e de
Il Vangelo secondo lo Spiritismo, opere che venivano studiata nei giorni
di udienza pubblica.
In quell'incontro, nel 1958,
lui mi diede i dettagli di un lavoro di assistenza che veniva fatto ogni
mercoledì, nei pressi del quartiere della Abadia a Uberaba. Eravamo un
piccolo gruppo - Ligia Alonso Andrade, uno o due compagni sporadici e il
Sig. Lazzaro, di nostalgica memoria, il quale teneva in mano una lampada
per illuminarci, perché in quella parte del quartiere non c’era luce
elettrica, e siccome non conoscevo bene la medianità di Chico, ero stupita
dei dettagli che lui mi ha fornito del nostro pellegrinaggio il mercoledì.
Per conoscere così tanti dettagli, lui, avrebbe potuto seguirci solo in
spirito.
Anche quando sono andata a
San Paolo nel 1963, la nostra amicizia è sempre rimasta la stessa fino
alla sua disincarnazione nel 2002. E siccome siamo immortali, sono sicura
che durerà per l'eternità. Conservo di questo periodo della mia vita, i
più graditi ricordi. Sono stata profondamente segnata dalla sua bontà,
dalla sua genuina umiltà. Pertanto, riconosco l'enorme distanza che ci
separa, dal punto di vista spirituale e la grande responsabilità assunta
di aver lavorato con lui e preso conoscenza della sua opera.
Qual
è la dimensione delle opere di Chico Xavier nel contesto della Dottrina
Spiritica?
La produzione psicografica
di Chico Xavier ha esteso gli insegnamenti di Allan Kardec, aggiungendo
rivelazioni che non potevano essere comprese nel XIX secolo. Con Emmanuel,
abbiamo lo svolgersi delle lezioni impartite dal Maestro Gesù e i suoi
discepoli, commentate dal Codificatore nel suo importante libro - Il Vangelo
Secondo lo Spiritismo - opera monumentale che costituisce un fondamento
profondo nella costruzione del Regno dei Cieli sulla Terra. Emmanuel
faceva parte della costellazione di Spiriti che lavoravano all’epoca di
Kardec, lui continuò nel ventesimo secolo a esaminare gli insegnamenti
evangelici e ha portato anche qualcosa di molto importante – le
rivelazioni nel campo della Scienza. Solo per citarne alcuni, si veda
quanto c'è di scienza nei libri “Pensiero e Vita” ed “Il Cammino della
Luce”.
André Luiz ha aperto le
porte del mondo spirituale. Ha portato gli sviluppi già previsti da Kardec
nel libro “Cielo e Inferno” e nella raccolta della Rivista
Spiritica con numerosi testimonianze di disincarnati, che Kardec ha
raccolto nella sua attenta ricerca, nel XIX secolo.
Insieme con le notizie sulla
vita nell'aldilà, André Luiz ha anche portato numerose ed importanti
rivelazioni scientifiche che sono state confermate dopo decenni di
informazioni. I libri della sua collezione portano notevoli rivelazioni
scientifiche sulla natura della luce e la sua partecipazione alla
formazione dei corpi fisici e sottili; sul funzionamento delle cellule e
all'interno di esse il ruolo dei mitocondri; allo stesso modo espone il
ruolo neuroendocrino della ghiandola pineale; porta indicazioni importanti
sul funzionamento del nostro cervello; svela le azione della mente -
pensieri e sentimenti – sul nostro organismo; come la mente può agire sul
genoma e modificare il nostro destino verso il bene o verso il male;
spiega l'evoluzione dell’essere umano nei due mondi - quello materiale e
quello spirituale - nel corso di miliardi di anni, eccetera, eccetera.
La rivelazione spirituale
sia nel lavoro di Kardec come in quello di Chico Xavier-Emmanuel, è
dedicata all’essere umano integrale. In entrambi la scienza si intreccia
con la fede. Non c’è modo di separarle.
Così troviamo le rivelazioni
scientifiche nelle opere di André Luiz, perfettamente integrate, nelle
descrizioni dei paesaggi e nelle esperienze nel mondo spirituale. Ci sono
molte rivelazioni scientifiche da studiare in questa magnifica opera.
Molte delle quali sono state fatte 50 o 60 anni fa, ma solo ora la scienza
le sta confermando, attraverso le ricerche. E c’è ancora molto da trovare,
ed è quello che stanno facendo i membri delle Associazioni
Medico-Spiritisti del Brasile.
L’AME
ha qualche programma dedicato al Centenario della nascita di Chico Xavier?
Abbiamo avuto la prima
celebrazione del 2 e 3 aprile a Lisbona, con due giorni interamente
dedicati alla memoria di Chico e di Isabella d'Aragona, sua protettrice.
Anche il programma Portale
di Luce nella 4° edizione di aprile, è stato interamente dedicato a Chico.
Lo stesso abbiamo fatto - il dottor Marco Antonio Palmieri ed io - nei
programmi della Radio Boa Nova - Dialoghi Medici, durante il mese di
aprile.
Il Terzo Congresso di
Medicina e Spiritualità di Alagoas, che si terrà a Maceió, il 14-16 maggio
sotto la direzione di Ricardo Santos, il nostro collega, presidente della
AME-Alagoas, sarà interamente dedicato al Centenario della Nascita di
Chico Xavier.
Avremo a San Paolo, il 4 e 5
di dicembre, la Conferenza di Medicina e Spiritualità dell’AME-San Paolo,
in omaggio dell'amato Chico.
ISMAEL
GOBBO. Un'altra cosa che si desidera aggiungere?
MARLENE NOBRE. Mi piacerebbe
dire che sono stata molto riluttante ad aprire il cuore e rispondere a
così tante domande su di me, perché sono molto lontana dal meritare
l'affetto e la fiducia degli amici della semina dell'ideale spiritista. Ho
accettato solo dopo aver fissato nella mia mente, il titolo
dell'intervista: Lavoratore Spiritista. Sì, questo voglio essere. Non vedo
in me alcun merito, ma c'è una cosa che cerco di raggiungere: essere un
servitore del Maestro Gesù e di Kardec, per il poco che posso offrire.
Ringrazio la pazienza di chi
ha letto i miei semplici ragionamenti fin qui. Che Gesù, il nostro Maestro
di amore e bontà, ci illumini tutti e ci benedica.
(*) Dott.ssa Marlene Nobre.
(18-06-1937 / 05-01-2015)
Questa
intervista è stata originariamente pubblicata nel bollettino “NOTIZIE
DELLO MOVIMENTO SPIRITISTA” del 12-04-2010.
Traduzione
all italiano per Leila
Bombazar de Andrade
Revizione:
Marina Dellafoglia
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